Israele afferma di aver eliminato tre terroristi durante il raid del 30 gennaio e di aver scongiurato un grande attacco che era imminente. Ma travestire i combattenti da personale medico probabilmente infrange il diritto internazionale, che proibisce la “perfidia”. Cos’è questo crimine? Secondo il diritto internazionale umanitario (ihl), che regola il modo in cui gli eserciti possono condurre una guerra, è illegale uccidere o ferire “a tradimento”. Nello specifico, si tratta di "atti che invitano alla fiducia di un avversario per indurlo a credere di avere diritto a... protezione". Questo è diverso dal classico inganno militare. Il classico esempio di perfidia è fingere di arrendersi. Se sventoli una bandiera bianca e poi estrai una pistola mentre il nemico si avvicina per farti prigioniero, questa è una chiara violazione della legge. La perfidia comprende anche una serie di altri atti. I soldati non possono utilizzare le uniformi o i simboli delle forze di pace delle Nazioni Unite o di paesi neutrali. Non possono fingere di essere feriti per indurre il nemico ad avvicinarsi o simulare l’“emblema distintivo del bene culturale”, ad esempio camuffando un posto di comando da moschea. Le forze aeree possono trasmettere segnali transponder che fanno sembrare i loro aerei come quelli nemici – che non godono di protezione speciale – ma non possono fingere di essere mezzi di trasporto medici o inviare segnali di soccorso. Alcuni in Israele sostengono che il fatto che il raid sia avvenuto in Cisgiordania, piuttosto che a Gaza, significa che non si è trattato di un atto di guerra, soggetto all’ihl, ma di una forma di applicazione della legge. La Cisgiordania è sotto occupazione militare formale da parte di Israele. Tuttavia, in quel caso, si applica ancora un corpo giuridico separato, il diritto internazionale dei diritti umani (ihrl). E l’ihrl non permette l’assassinio. L’ultimo episodio intensificherà un furioso dibattito sul rispetto della legge da parte di Israele.
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