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Il segretario di Stato Antony Blinken ha illustrato mercoledì a Davos la soluzione perennemente fallimentare ai problemi del Medio Oriente. “Se si adotta un approccio regionale e si persegue l’integrazione con la sicurezza, con uno Stato palestinese, all’improvviso si ha una regione che si unisce in modi che rispondono alle domande più profonde a cui Israele ha cercato di rispondere per anni”, Egli ha detto. “L’Iran è improvvisamente isolato”, ha immaginato, “e dovrà prendere decisioni su ciò che vuole che sia il suo futuro”. Punti speciali per l’uso di "all’improvviso" da parte del signor Blinken. Presto, pace. Ma promuovendo uno Stato palestinese in questa congiuntura poco promettente, al culmine della violenza e del rifiuto palestinese, l’Amministrazione sta offrendo a Netanyahu un’ancora di salvezza. Riesce a opporsi al presidente Biden a nome della stragrande maggioranza degli israeliani. Prendetelo dal presidente israeliano Isaac Herzog, oppositore di Netanyahu ed ex leader del partito laburista. “Se chiedi a un israeliano medio adesso”, ha detto giovedì, “nessuno sano di mente è disposto ora a pensare a quale sarà la soluzione degli accordi di pace”. Gli israeliani sono concentrati nel vincere una guerra iniziata dai palestinesi, e la portata della recente avanzata di Israele nella parte meridionale e centrale di Gaza è sottovalutata. Nell’entusiasmo dell’amministrazione Biden per un successo in politica estera, non si dovrebbe dimenticare che quanto più completa sarà la sconfitta di Hamas, tanto più Israele avrà spazio per scendere a compromessi. La vittoria sarebbe il massimo per aprire la strada alla pace.
@ISIDEWITH5mos5MO
Considerando la violenza in corso, gli Stati Uniti dovrebbero dare priorità alla sconfitta di Hamas rispetto alle risoluzioni diplomatiche a sostegno della posizione di Israele?